Strane luci si scorgono nelle vallate, torrenti e ruscelli prendono vita, passi di danza si odono al limitar del bosco…No, non siamo in un racconto fiabesco ma è la notte di San Giovanni, una notte magica!

A cavallo tra il 23 e il 24 giugno si attraversa la notte più corta dell’anno, avvolta da sempre da un’aura misteriosa che lascia trapelare tutto il misticismo legato alle tradizioni dei tempi più remoti.

Numerose leggende e racconti ci narrano di antiche usanze e riti propiziatori, per lo più legati al paganesimo ed al culto della terra e della Natura.

Il solstizio d’estate rappresenterebbe infatti un periodo ricco di energia positiva, in quanto, secondo la tradizione, simboleggia il passaggio ad un periodo di vera e propria rinascita..dalle tenebre alla luce…

Chi non ha mai sentito parlare di wicca, di streghe e delle loro fantomatiche danze? Ebbene, pare che queste avvenissero proprio ai piedi di grandi alberi di noce.

Questi esemplari secolari infatti, secondo i racconti tramandati di generazione in generazione, sarebbero legati all’archetipo femminile e al mondo della magia in particolare. Non a caso già nel passato si narrava dell’antica leggenda del noce di Benevento: durante la notte di San Giovanni si racconta che le streghe sciamassero a migliaia nei cieli, recandosi al gran sabba che si teneva proprio sotto l’imponente noce. Si pensa venissero “richiamate” proprio dai fantasmi di Erodiade e Salomè, le donne responsabili della morte del Santo.

Noce danza delle streghe
“… Unguento unguento mandame alla noce de Benevento supra acqua et supra vento et supra omne maltempo…”
Photo credit: @Redazione Insolitaitalia

Secondo altri racconti San Giovanni e le streghe sono interconnessi dall’elemento acqua. Dato che il Santo è “colui che battezza”, la rugiada prodotta durante la notte della vigilia della festa assume un significato molto potente in quanto risulta in grado di trasmettere virtù e proprietà benefiche alle piante e alle erbe. Proprio per questo motivo le streghe approfittavano di questa giornata per creare filtri e pozioni molto più efficienti.

Si crede che, durante i loro riti magici, queste donne raccogliessero le noci non ancora mature per produrre una pozione dalle proprietà straordinarie, bevanda che sarebbe stata poi tramandata come ciò che conosciamo oggi, il nocino appunto.

L’estratto alcolico di tale infusione avrebbe avuto infatti numerose proprietà medicamentose (antiparassitario, antifungino, antibatterico, antivirale), tale da renderlo un vero e proprio “elisir“!

Un particolare aneddoto racconta inoltre che la raccolta di queste noci avvenisse ad opera della wicca considerata più abile nel produrre questa bevanda, ed in particolare avrebbe dovuto farlo a piedi nudi arrampicandosi sul tronco dell’albero…

E guai a raccoglierle utilizzando un oggetto metallico! Questo avrebbe infatti compromesso le qualità della bevanda, in quanto la presenza di metalli avrebbe ossidato le noci appena raccolte rendendole non adatte allo scopo.

Da queste leggende di tempo ne è passato, ma la produzione del nocino è ancora oggi avvolta da un grande alone di mistero; ogni ricetta viene inoltre gelosamente custodita e tramandata.

Anche noi abbiamo la nostra ricetta di famiglia, che vorremmo condividere con voi…

Ingredienti:

24 noci con il mallo (numero corrispondente al giorno in cui si festeggia San Giovanni);

1 litro di alcol (96°);

1 litro di vino rosso di buona qualità;

1 kg di zucchero;

10 chiodi di garofano;

2 centimetri di cannella in stecca sminuzzata;

la scorza di un limone (elidendo la parte bianca che risulta amara).

Preparazione:

In una damigiana mettere in infusione le noci tagliate in 4/8 parti con il litro di alcol. Aggiungere chiodi di garofano, cannella e la scorza del limone. Lasciare macerare per 40 giorni e nel frattempo agitare giornalmente la damigiana.

Una volta trascorsi i 40 giorni unire lo zucchero in un litro di acqua, portare il tutto a bollore mescolando fino a che tutto lo zucchero non risulta completamente sciolto. Quando si è raffreddato unire lo sciroppo così ottenuto al contenuto della damigiana e aggiungere il litro di vino rosso.

Nota bene: non filtrare tutto subito ma attendere ancora qualche giorno sempre agitando quotidianamente la damigiana. In seguito, filtrare tenendo da parte i malli.

Tip!: conservate i malli in un vasetto con un pò di nocino, saranno spettacolari come digestivo alternativo al liquore!!

Il Nocino: un liquore stregato
Noci appena messe a macerare nell’alcol.

Di seguito proponiamo anche la nostra versione con la grappa….

Ingredienti:

24 noci con il mallo;

1 litro di grappa bianca;

200/300 grammi di zucchero di canna;

10 chiodi di garofano;

2 centimetri di cannella in stecca sminuzzata;

10 chicchi di caffè;

un rametto di menta (la nostra arriva direttamente dal fiume Lambro!);

la scorza di un limone (sempre togliendo la parte bianca amara).

Preparazione:

In un contenitore ermetico mettere in infusione le noci tagliate in 4/8 pezzi con il litro di grappa. Aggiungere i chiodi di garofano, la cannella, il caffè, la menta e la scorza del limone. Infine, incorporare anche lo zucchero e lasciar macerare il tutto per circa 2 mesi.

Dopodiché filtrare, imbottigliare e lasciare riposare per qualche mese ancora. Sempre secondo la tradizione, infatti, il nocino dovrà essere consumato a partire dal 31 ottobre, la vigilia di Ognissanti!

Tip!: le noci e gli ingredienti che ricaverete dall’infusione con la grappa potete metterli in infusione in una bottiglia di vino bianco per un mesetto. Ne ricaverete una preparazione liquorosa ottima da gustare con un buon dolcetto durante le fredde sere d’inverno davanti ad una stufetta accesa! Noi lo abbiamo provato con la torta di mele e grano saraceno, è fenomenale e non riuscirete più a farne a meno!

Noci in infusione con la grappa
Noci in infusione con la grappa.

Vi suggeriamo di sperimentare ogni volta diverse combinazione di spezie e di ingredienti per ricavare la vostra personale ricetta che più vi aggrada. Speriamo possiate trovare anche voi la giusta combinazione di gusti e sapori da tramandare negli anni alle vostre famiglie!

Consiglio finale: se non volete ritrovarvi con le dita nere per un paio di giorni ricordatevi di indossare un paio di guanti durante il taglio delle noci; in caso contrario basterà utilizzare un pò di dentifricio da sfregare sulle dita e abracadabra….la magia è fatta!!

Fateci sapere nei commenti se l’avete provato e se vi è piaciuto! A presto con tantissime altre ricette e storie da raccontarvi!

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